Abbiamo chiesto a Giulia Rossi, esperta di comunicazione della moda, di raccontarci quali sono i trend del suo settore e qualche consiglio su come districarsi fra strategie digitali, vecchi e nuovi media, blogger e influencer.

Perché è ancora così importante per un’azienda del settore fashion partecipare alle fiere? Cos’è cambiato con l’avvento del digitale? E quali sono i trend che caratterizzano una comunicazione efficace oggi? Nell’ambito delle nostre esplorazioni sul marketing fieristico e sui social media per la fiera, e in occasione della scrittura del nostro ebook Stand design per il settore moda, abbiamo parlato di fashion marketing e di fiere insieme a Giulia Rossi. Ecco quattro domande estratte dalla nostra conversazione.

Anche se la situazione è molto cambiata rispetto al passato, le fiere rimangono un appuntamento molto importante per le aziende di qualsiasi settore, incluso quello della moda. È importante esserci per tanti motivi: per confrontarsi su ciò che si è fatto, per osservare le tendenze ma soprattutto per incontrare clienti, colleghi e giornalisti. Penso che la fiera sia un momento d’incontro che nessuna tecnologia potrà mai soppiantare, anche se oggi nel campo della comunicazione le possibilità sono infinite.

Quali sono i trend nell’ambito della comunicazione della moda?

Penso che i trend oggi siano legati a doppio filo al mondo digital. Fino a poco tempo fa l’imperativo era esserci, ma questo non basta più, ora bisogna esserci in un certo modo, con immagini curate, testi coerenti e consapevolezza della propria visione. L’utente che segue il profilo di un brand di moda – mi riferisco soprattutto a Instagram – è abituato a dare per scontate queste cose, che scontate non sono affatto per molte aziende che ancora si affidano al “fai da te”.
All’interno di questa macrotendenza digital, oggi si punta molto sul formato video, perché permette di raccontare storie. L’uso dei video è talmente sofisticato che i top brand si affidano a registi, attori e sceneggiatori importanti per realizzare dei veri e propri mini-film.

Quali opportunità offre il mondo digital alle aziende che partecipano a una fiera?

I social media permettono a un’azienda di sfruttare al massimo la visibilità del brand e le connessioni spontanee che si creano durante una fiera.
Naturalmente, perché questa visibilità si trasformi in un’opportunità, la comunicazione non può essere improvvisata, ma deve essere affidata a un professionista, pianificata e attentamente monitorata, perché i giorni della fiera sono giorni di “massima allerta digitale”: non bisogna rischiare di perdere opportunità importanti, basti pensare alla presenza di influencer, giornalisti e personaggi di spicco.

Il tuo saggio Fashion blogger, new dandy? Comunicare la moda online è dedicato all’evoluzione della comunicazione della moda e si focalizza sulla figura del fashion blogger.  Che cosa puoi dire sul tema fashion blogger e fiere, e quali sono le opportunità che questa figura può offrire a un’azienda durante un evento di questo tipo?

È difficile fare un discorso unitario, perché blogger e influencer sono molto diversi tra loro. In generale, sono persone non formate nel settore specifico, che semplicemente passano da un evento all’altro e che si distinguono perché sanno usare molto bene la comunicazione digitale. Ci sono però anche figure preparate e consapevoli, penso per esempio a Chiara Ferragni.
Se un’azienda decide quindi di affidarsi a un blogger o a un influencer deve farlo con consapevolezza e con la mediazione di un professionista. Non basta farsi sentire nei giorni delle sfilate o delle fiere e non basta nemmeno mettere qualche like: bisogna costruire una connessione tra brand e personaggio, interagire, altrimenti lo storytelling suonerà freddo e costruito.

Chi è Giulia Rossi

Giornalista professionista ed esperta in comunicazione, Giulia Rossi si occupa di moda, lifestyle, food e luxury per clienti italiani e internazionali. Alla sua attività professionale affianca da sempre la ricerca scientifica e la didattica nei settori della comunicazione e semiotica della moda. Attualmente insegna Digital Fashion Media, Fashion Writing e Semiotica della moda all’Universita’ La Sapienza e allo IED di Roma e Firenze.